La dulcissima sepoltura Aeronia Maxima

La
dolcissima
sepoltura
Aeronia
Maxima

L’iscrizione funebre dedicata ad Aeronia Maxima fu rinvenuta nel 1957 durante i lavori di rifacimento di una strada in località Murada di Sovramonte. L’epigrafe già al momento del ritrovamento risultava particolarmente danneggiata e il testo appare tuttora sfalsato e consumato.

Nonostante il cattivo stato di conservazione non ci permetta di sapere il nome del dedicante, è comunque possibile individuare alcuni significativi dati anagrafici della defunta. Aeronia morì a 35 anni e viene definita moglie dolcissima con figli adulti. Sono dettagli che inducono a supporre il dedicante potesse essere il marito, le cui ultime lettere del nome, forse, si intravedono a metà della prima riga.

Il nome Aeronia causa qualche difficoltà interpretativa, poiché non sembra riscontrabile in altre iscrizioni romane. Per questo motivo, è stato ipotizzato che la prima lettera sia stata cancellata dalla rottura dell’angolo destro dell’iscrizione. Pertanto il nome della defunta potrebbe essere stato Caeronia o Naeronia.

Assieme alla lastra furono portate alla luce anche un’urna cineraria, con coperchio in pietra tufacea, e un piccolo corredo, composto da una fusaiola a occhi di dado, frammenti di collana in bronzo, un ago, un’armilla e 5 monete in bronzo degli imperatori Costante e Costanzo. Le particolari circostanze del rinvenimento non danno però certezza che l’urna cineraria, l’iscrizione e il corredo appartenessero alla stessa sepoltura. Se così fosse, Aeronia sarebbe vissuta nel IV secolo. Tale datazione sembrerebbe confermata proprio dall’impiego dell’aggettivo superlativo dulcissima, spesso presente nelle iscrizioni funebri del III-IV secolo.

ZOOM TESTO

Al padre lucius octlavius tetius figlio di lucio, della tribù menenia

Al fratello lucius octlavius florentinus figlio di Lucius, della tribù menenia

Lucius Oclatius Rocianus, figlio di Lucius, della tribù menenia, quattuorviro, prefetto iure dicendo, addetto all'arcario, fece da vivo