La stele dei Celii Montani

La stele
dei
Celii
Montani

L’iscrizione fu rinvenuta nel 1856 in piazza Maggiore, in corrispondenza delle fondazioni di Palazzo Guarnieri a fianco della chiesa di S. Stefano.

Essendo il reperto mutilo, non è possibile risalire al nome del dedicante, anche se doveva trattarsi sicuramente di un Celio Montano. L’iscrizione suggerisce che potesse essere una lapide funeraria famigliare poiché i personaggi ricordati vengono presentati come avus e pater. Tale idea è supportata anche dal motivo decorativo visibile sul lato sinistro del manufatto.
Sicuramente si trattava di una famiglia del ceto dirigente dell’antica Feltria dal momento che sia Tito Celio Montano (avo), sia Lucio Celio Montano (patri) in vita ricoprirono incarichi amministrativi di primaria importanza. Entrambi furono in particolare “prefetti iure dicundo” e addetti all’erario: in sostanza, facendo dei paragoni in termini moderni, i Montani svolsero le cariche di sindaco e di assessore al bilancio del municipium. Curiosamente nell’onomastica dei personaggi ricordati manca l’indicazione della tribù di appartenenza. Tuttavia il fatto che i Montani abbiano ricoperto incarichi amministrativi per diverse generazioni ci fa pensare che la famiglia fosse comunque originaria di Feltria.

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