SALA 6.
VIAGGIO NELL’ALDILÀ

Sala 6.
Viaggio
nell’aldilà

In tutti i centri dell’Impero Romano, a fianco alla città dei vivi, era presente la città dei morti. Di norma le necropoli si trovavano all’entrata o all’uscita delle vie di attraversamento del centro abitato e anche Feltre non doveva fare eccezione. Nonostante la zona della necropoli di Feltria non sia stata identificata con certezza, si presume che essa potesse trovarsi in corrispondenza dell’attuale cimitero urbano. Tuttavia, anche altre località hanno restituito testimonianze legate al culto funerario, in particolare la zona delle Campose, nei pressi dell’attuale frazione di Anzù, e la località San Paolo, ai piedi del col Marcellon. Tutte queste aree ben si sposerebbero con il criterio sopracitato secondo cui in età romana le necropoli si trovavano nei pressi del centro abitato ma mai all’interno dello stesso.

In queste sale, recentemente riqualificate ed inglobate nel percorso museale, dopo un lungo intervento di recupero, sono visibili alcuni reperti riconducibili a sepolture funerarie nella Feltre romana. Ad esclusione dei corredi rinvenuti nel cimitero urbano tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, tutti gli altri reperti qui esposti sono stati ritrovati in situazioni di reimpiego quindi non nella loro collocazione originaria. Fa eccezione la particolarissima sepoltura di Aeronia Maxima proveniente da Sovramonte, di cui si conserva, oltre all’iscrizione, anche l’urna cineraria.

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